La terapia sclerosante è una procedura ambulatoriale mininvasiva che consiste nell’iniettare un liquido sclerosante nella vena da trattare. Questo liquido provoca una lesione nella parete interna del vaso (endotelio) e successivamente una occlusione per trombosi.
La vena trattata può trasformarsi in un cordone fibroso e scomparire nell’arco di tempo di alcuni mesi (successo terapeutico). In altri casi la vena trattata nel tempo può riaprirsi (ricanalizzazione) in tal caso non sempre torna ad essere visibile o a dare disturbi in quanto l’entità del reflusso (e quindi la stasi venosa) è comunque minore. Se fosse necessario la scleroterapia può essere ripetuta.
Quali vene vengono sottoposte a scleroterapia?
Prima di ogni trattamento deve essere eseguito un esame obiettivo delle gambe, nonché un ecodoppler del sistema venoso profondo e superficiale (mappaggio). Possiamo quindi distinguere diversi tipi di vene varicose, le dilatazioni e l’incontinenza delle piccole vene superficiali o dei capillari. La scleroterapia può essere usata con successo immediato su tutti i tipi di vene, ma nella maggioranza dei casi le vene safene hanno una indicazione chirurgica.
Che durata ha la scleroterapia?
Solitamente sono necessarie varie sedute ambulatoriali per sclerotizzare le varici e i capillari. Dopo il trattamento dovrà essere indossata una calza elastica oppure, nei casi di varici maggiori, sulla gamba verrà applicato un bendaggio multistrato per alcuni giorni. Il paziente dovrà camminare normalmente. Di solito le varici scompaiono abbastanza rapidamente, mentre i capillari richiedono tempi più lunghi (anche qualche mese).
La scleroterapia può essere effettuata anche nel periodo estivo?
In linea di principio si. Si deve però tenere presente che le bende e le calze, consigliate dopo il trattamento, si tollerano meglio in una stagione meno calda. Inoltre deve essere evitata l’esposizione al sole per almeno quattro settimane prima e 4-6 settimane dopo il trattamento seguendo le istruzioni del medico.
Quali sono gli inconvenienti più comuni della scleroterapia?
Esempi di rari inconvenienti sono:
- Alterazioni cutanee di colore brunastro sopra la vena o il capillare sclerotizzato (pigmentazione).
- Infiammazione cutanea, formazione di un coagulo nella vena o nel capillare; in tal caso può rendersi necessario lo svuotamento del vaso con la puntura di un ago o una piccola incisione.
- Formazione di una lesione cutanea, in seguito ad una necrosi del tessuto paravasale, per lo stravaso del liquido sclerosante.
- Reazioni ti tipo allergico.
Trattamento laser o scleroterapia?
Il laser si è rivelato utile nel trattamento delle piccole teleangiectasie rosse superficiali, come la couperose facciale. Per quanto riguarda le gambe questo tipo di trattamento non è altrettanto efficace per la origine diversa delle varicosità.