L’espressione “vene varicose” viene comunemente utilizzata per indicare vene dilatate in modo permanente, localizzate tipicamente sugli arti inferiori. Le vene varicose appaiono come cordoncini di colore bluastro – violaceo, gonfi, in rilievo, dall’andamento tipicamente tortuoso. Il loro aspetto caratteristico le rende ben visibili e facilmente riconoscibili. La loro comparsa non costituisce solamente un problema estetico, bensì è riconducibile a patologie di diversa entità.
Tra i sintomi più comuni delle vene varicose troviamo sensazione di stanchezza e pesantezza delle gambe, gonfiore delle caviglie, smania, prurito, formicolio, dolore, bruciore e crampi al polpaccio o al piede, tipicamente notturni.
Alcune persone sono maggiormente soggette rispetto ad altre all’insorgenza delle vene varicose; tra i principali fattori che contribuiscono, con associazione statistica diversa, allo sviluppo delle vene varicose ci sono:
- Ereditarietà: una o più persone appartenenti al proprio nucleo familiare soffrono della malattia varicosa delle vene;
- Sesso femminile
- Età
- Stile di vita: nello specifico sedentarietà, mancata attività fisica, dieta ipercalorica, abuso di fumo;
- Condizioni lavorative: professioni che richiedono di stare in piedi o seduti per periodi di tempo prolungati;
- Gravidanza: in particolare in relazione alle modifiche della circolazione venosa e alle alterazioni ormonali vissute dal corpo della donna durante i mesi di gestazione;
- Sovrappeso
- Esposizione prolungata e frequente a fonti di calore: in genere in ambito professionale come accade per il fornaio, il soffiatore di vetro artistico ecc.
Buone abitudini quotidiane per la prevenzione delle vene varicose
Premesso che al momento non esistono tecniche, farmaci o strategie che consentano di non far insorgere le vene varicose, è però vero che possiamo fare qualcosa quotidianamente per ridurre quelle condizioni che incentivano la comparsa e il peggioramento nel tempo delle vene varicose. Ecco nello specifico alcune buone abitudini di prevenzione:
- Attività fisica regolare: una mezz’ora di camminata al giorno è sufficiente per favorire la circolazione sanguigna e mantenere negli anni un buon trofismo muscolare visto che i muscoli sono la vera pompa del circolo venoso. Inoltre nei casi di posizione eretta stazionaria o seduta prolungate è bene muoversi per quanto possibile, eseguendo anche dei semplici esercizi: ad esempio, da seduti alzare le gambe e far roteare i piedi, oppure muovere ritmicamente la punta dei piedi in basso e in alto.
- Attività sportiva: marcia, jogging, trekking, nordic walking, Bicicletta, acquagym, nuoto, ecc.
- Dieta sana ed equilibrata: ipocalorica, ricca di vitamine e fibre e antocianine contenute soprattutto nei frutti di bosco (quali ribes nero, mirtillo rosso americano, lamponi, more), caratterizzata dall’assunzione di un apporto adeguato di acqua.
- Abbigliamento: evitare indumenti troppo stretti che possano creare zone di iperpressione sugli arti inferiori o addome e indossare calzature comode rinunciando ai tacchi troppo alti sono ottime precauzioni. Inoltre, indossare delle calze elastiche terapeutiche a compressione graduata (secondo la prescrizione del medico) contrasta la stasi venosa e le complicanze dell’insufficienza venosa.
- Mantenere il proprio peso forma: contrastare l’aumento di peso è fondamentale per controllare il carico di lavoro delle vene.
- Evitare l’esposizione prolungata a fonti di calore quali caloriferi, sole ecc.
- Sopraelevare i piedi di 10-15 cm dal piano del letto durante il riposo notturno.
Fonti
G. B. Agus, C. Allegra, G. Arpaia, S. De Franciscis, V. Gasbarro. LINEE GUIDA Collegio Italiano di Flebologia Revisione 2013. ACTA PHLEBOL 2013;14 (Suppl. 1 al N. 2):1-160
Ramelet AA, Perrin M, Kern P. Les varices et télangiectasies. 2éd. Paris : Masson, 2010.
Gourgou S1, Dedieu F, Sancho-Garnier H. Lower limb venous insufficiency and tobacco smoking: a case-control study. Am J Epidemiol. 2002 Jun 1;155 (11):1007-15.