In una situazione di normalità le vene superficiali appaiono quali sottili linee bluastre appena visibili (vene sottodermiche).
Le vene varicose sono delle vene visibili e palpabili, in rilievo sulla superficie cutanea e caratterizzate da un andamento tortuoso e anarchico che nel tempo tendono a peggiorare e possono andare incontro a una serie di complicanze (dermatiti, tromboflebiti, macchie brune della cute, indurimenti della cute, cicatrici, ulcere) che lasciano postumi.
Con il termine di Malattia Venosa Cronica si indica una serie di sintomi e segni che possono essere:
- legati a una situazione di relativa stasi venosa funzionale e transitoria (come quando sostiamo per 8-10 ore in piedi);
- la manifestazione di un’alterazione morfologica delle vene superficiali con conseguente loro progressiva trasformazione in vene varicose;
- dovuti ai danni subiti dalle vene profonde dopo un episodio di trombosi venosa profonda (sindrome post-trombotica).
Le vene varicose non devono essere considerate solo come un problema estetico perché possono causare disturbi e rischi per la salute legati alle loro complicanze. Nel sospetto di malattia in fase iniziale o nel caso di presenza di varici evidenti è sempre consigliabile una visita specialistica ed esami diagnostici dedicati.
Ma cos’è questa malattia delle vene varicose? In estrema sintesi, possiamo definirla come alterazione morfologica e funzionale che interessa la rete venosa superficiale e che determina una stasi venosa localizzata con infiammazione della cute degli arti inferiori (più colpita è la zona della caviglia e del piede). Tale malattia si manifesta attraverso sintomi di diversa entità e saperli riconoscere è fondamentale per adottare un corretto stile di vita e per rivolgersi ad uno specialista in grado di delineare un percorso di prevenzione e cura efficace.
Ci preme a questo punto esplicitare il fatto che i sintomi sono disturbi soggettivi che il medico prende in considerazione e valuta mediante il colloquio con il paziente, inquadrando il corteo sintomatologico complessivo indispensabile ai fini di una corretta diagnosi. Accanto ai sintomi, troviamo poi le manifestazioni cliniche che sono invece segni evidenti e valutabili in modo oggettivo dal medico durante la visita.
Vediamo allora insieme quali sono i sintomi e i segni più frequenti della malattia venosa cronica e, successivamente, le complicanze nello stadio avanzato della malattia in cui compaiono alterazioni marcate del ritorno venoso (fase dell’insufficienza venosa cronica).
Sintomi che possono precedere e accompagnare la comparsa delle vene varicose
- Sensazione di pesantezza agli arti inferiori.
- Sensazione di stanchezza delle gambe.
- Sensazione di irrequietezza delle gambe
- crampi, in particolare nella zona del polpaccio o del piede specialmente durante le ore notturne
- Sensazione di bucature/formicolio e prurito alle gambe, in particolare all’altezza delle caviglie.
- Bruciore (sensazione di caldo) nelle zone circostanti le vene varicose.
- Dolore agli arti inferiori in corrispondenza delle vene varicose.
Segni della malattia venosa cronica
- Le vene risultano più evidenti, dilatate, rilevate sulla superficie cutanea in particolare quando siamo in piedi o seduti, tortuose.
- Gonfiore in particolare a livello delle caviglie e dei piedi (edema), soprattutto la sera.
- Comparsa di zone arrossate (da rosa tenue a rosso) che accompagna talvolta il gonfiore alle caviglie.
- Discromia (macchie brune) nelle zone circostanti le vene più evidenti.
- Comparsa di teleangectasie (capillari) di colore rosso o bluastro.
- Secchezza della cute nelle aree con varici di lungo corso.
Complicanze dello stadio avanzato della malattia venosa cronica
- Trombosi delle vene superficiali (tromboflebiti, varicoflebiti): infiammazione delle pareti venose con loro occlusione per formazione di un trombo all’interno del vaso che si manifesta con la comparsa sul piano cutaneo di un segmento venoso dolente, indurito e arrossato.
- Distrofia cutanea: alterazione morfologica della cute causata da infiammazione cronica causata dalle varici se presenti da molto tempo che si presenta con discromie ocra (macchie brune che non scompaiono), indurimento della cute (lipodermatosclerosi), atrofia perlacea (cute biancastra dovuta all’assottigliamento dello strato dermo-epidermico della cute), dolore e infiammazione ricorrenti e alta probabilità di sviluppare ulcere in tali sedi.
- Ulcere: lesioni cutanee più o meno profonde a lenta guarigione, tipicamente localizzate nell’area perimalleolare (attorno ai malleoli).
- Tromboembolia: estensione del trombo alle vene profonde e possibile embolizzazione del trombo ai polmoni, eventualità rara nel caso di trombosi delle vene superficiali ma non impossibile se si sottovaluta la situazione e non si intraprende la tempestiva e adeguata terapia del caso.
Per concludere vogliamo sottolineare due buone ragioni per ricorrere allo specialista vascolare quando si presentano sintomi e segni della malattia venosa cronica:
- la prima è l’evolutività e cronicità della malattia (aumento del volume delle varici e aumento del numero delle vene malate);
- la seconda, conseguente alla prima, è l’insorgenza di complicanze che sono più impegnative nel trattamento rispetto alla varici non complicate e lasciano postumi non più risolvibili (cicatrici estese post ulcerose, macchie ocra, indurimenti della cute…).
Ricorrere alle cure dello specialista ai primi sintomi e segni è auspicabile per frenare l’evolutività della malattia e prevenirne le possibili complicanze, salvando il più possibile il patrimonio venoso superficiale.